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Real-Juve, nessun giornalista ha fermato lo sfogo di Buffon: arriva il mea culpa di Sabatini

Si torna a parlare dello sfogo di Gigi Buffon contro l'arbitro Oliver al termine di Real-Juve

Golssip

Si torna a parlare dello sfogo di Gigi Buffon contro l'arbitro Oliver al termine di Real-Juve. Questa volta, a farlo, è il giornalista di Premium Sandro Sabatini, finito nel mirino della critica per non aver fermato o comunque ribattuto a Buffon durante quell'attacco in diretta tv. Sabatini ha parlato a Blogo:

A tal proposito, da addetto stampa della Juventus avresti lasciato Buffon esprimersi così dopo Real-Juventus o lo avresti prima fatto calmare?

"In linea teorica l'addetto stampa tira per la giacchetta Buffon e gli dice 'stai calmo, sii più diplomatico'. In pratica, di fronte ad un monumento come Buffon, non esiste alcun addetto stampa in grado di limitare o indirizzare Buffon. Invece, io sono stato molto criticato per non aver controbattuto a Buffon quando usava espressioni obiettivamente esagerate nei confronti dell'arbitro. Pochi se ne sono accorti, ma ogni volta che Buffon diceva una parolaccia, alle mie spalle in studio scattava un tentativo di applauso da parte del pubblico. Ho rivisto la scena - ed io non lo faccio mai: dicevo 'calmi, calmi' al pubblico; questo mi ha fatto perdere la percezione della densità delle dichiarazioni di Buffon e un po' di rigore giornalistico. Non me la sono sentita in quel momento di dirgli 'guarda che il rigore c'era, stai esagerando nella reazione'. Non me la sono sentita di fermarlo, placarlo e redarguirlo. Il suo era uno sfogo e Buffon andava rispettato anche nelle sue debolezze. Col senno di poi si possono dire tante cose".

Il tuo è una specie di mea culpa, dunque.

"Sì, ma detto ciò, quello era un post-partita, non un'intervista da Maurizio Costanzo o da Fabio Fazio. Era un'intervista a caldo, con Buffon che in pratica stava ancora giocando la partita in quel momento".